Il Borbonico ha aderito all’iniziativa di Pino Aprile di inviare una mail a Boccia, Presutto, Di Maio e Zingaretti, in merito alla “bozza farsa” per l’autonomia targata Boccia.
Sul sito di Pino Aprile trovate un bellissimo resoconto su come, per l’ennesima volta, il “nostro” governo ci vuole prendere per i fondelli, regalando risorse al produttivo ed efficiente nord dei Mose e della Sanità pulita, e chiedendo al Sud di pazientare un anno per vedere definiti, e chissà se mai approvati, i LEP. Insomma, cambiano gli attori, non la storia: per il governo viene sempre prima il nord e in questo caso prima l’autonomia differenziata e poi, forse, fidiamoci, i LEP.
Per questo il giornalista pugliese lancia dal suo sito l’iniziativa di Mail Bombing PRIMA I LEP. E PARLAMENTO SOVRANO al quale anche “Il Borbonico” ha aderito. Invitiamo tutti coloro che ci leggono e ci seguono su Twitter e, in generale, tutti i cittadini meridionali, a fare lo stesso, inviando il messaggio “Prima i LEP. E Parlamento sovrano” ai destinatari di seguito elencati, al fine di sensibilizzarli rispetto a quello che sarebbe l’ennesimo tradimento nei confronti del Sud:
Vincenzo Presutto (vincenzo.presutto@senato.it),
Francesco Boccia (segreteria.ministroaffariregionali@governo.it),
Luigi di Maio, leader del M5S (segreteria.ministro@esteri.it),
Nicola Zingaretti, segretario del Pd (info@nicolazingaretti.it)
Pubblichiamo, inoltre, la mail inviata da “Il Borbonico” che ha voluto, autonomamente e in sintesi, chiarire ai personaggi di cui sopra alcuni fondamentali concetti:
PRIMA I LEP. E PARLAMENTO SOVRANO
E’ sconvolgente e francamente inaccettabile per tutti i cittadini meridionali che il Ministro degli affari regionali abbia proposto una bozza nella quale si stravolge la costituzionalità dell’autonomia regionale. 18 anni per non approvare i LEP e ora che al governo ci sono più meridionali di quanti ce ne siano mai stati, assistiamo all’ennesimo tradimento: prima l’autonomia, dice il ministro, e poi in 12 mesi i LEP.
Perchè? Perchè una simile decisione? Ne abbiamo il sentore, il sospetto, l’indizio: voti, voti al nord! Quei voti che i partiti di potere, Pd in testa, non sono stati capaci di racimolare nel 2018 attraverso quella sciagurata firma di fine febbraio.
Una sola definizione vi accomunerà se questa nuova infamia verso il Sud, perpetrata da uomini del Sud, per compiacere l’accattone settentrionale o la ragion di partito, dovesse andare il porto: ASCARI TRADITORI!
Voi che dovreste tutelare la vostra terra dagli accattoni settentrionali che da 30 anni fagocitano miliardi a nostre spese (come dimostrato da tutti i dati nazionali, da Bankitalia fino ai CTP); voi che dovreste proteggere la vostra gente dall’avidità secolare di colonizzatori senza patria e senza vergogna; voi uomini del Sud, eletti a Sud, vi vendete, invece, al miglior offerente (che sia il partito, il voto, la poltrona o addirittura il settentrione ladro) senza pudore.
Voi rendete il Parlamento Italiano, in seno al quale noi vi abbiamo eletti per rappresentarci, un misero corollario a servizio del potere del colonizzatore, di fatto non permettendogli di emendare alla legge sull’autonomia.
E’ una storia vecchia quanto l’Italia, che fu “costruita” con l’inganno e di inganni si è sempre nutrita durante la sua breve storia!
Il Sud non ci sta più! Il Sud si ribella a questo sfruttamento! Il Sud non è più terra di conquista!
Questa mail, insieme, ne siamo certi, alle tante altre che avete ricevuto e riceverete, sono il segno tangibile della nascita e della maturazione della nuova coscienza meridionale.
Per questo pretendiamo, da chi ci deve rappresentare, rispetto e dignità!
Per questo pretendiamo “PRIMA I LEP. E PARLAMENTO SOVRANO”.
d. A. P.