La bozza del PNRR è uno schiaffo al Sud e alla UE. Sud colonia di nessuno!
Da domani il Sud è in festa. Il governo terronordico ci regala 100 miliardi. Lo dice la bozza del Piano Nazionale di Riforma e Resilienza, meglio conosciuto come PNRR, al capo 4.3. Eh già, finalmente avremo porti, ferrovie strade e autostrade, scuole, asili, università e non saremo più indietro nei confronti dei nostri efficientissimi fratelli del nord. Dobbiamo festeggiare perché poteva andarci peggio, no? Meglio prendersi 100 che non avere niente, perché loro sono più bravi, più onesti, più potenti.
Così ragionerebbe un tipico ascaro di oggi, o di ieri fate voi, figlio del qualcosismo, del qualcosa anche a me; un tipico terrone da cortile.
Da oggi tutti sappiamo che l’acronimo PNRR sta per Piano Nazionale per le Risorse ai Ricchi, dove le risorse sono quelle del Recovery Fund e i Ricchi sono i ladri del Partito Unico del Nord (PUN).
Ma questo soggetto a Sud è in via di estinzione. Perché da oggi tutti sappiamo che l’acronimo PNRR sta per Piano Nazionale per le Risorse ai Ricchi, dove le risorse sono quelle del Recovery Fund e i Ricchi sono i ladri del Partito Unico del Nord (PUN). Questi eminenti dottori delle scienze economiche redattori a più mani della bozza del PNRR (leggetelo secondo il vero acronimo), hanno impiegato ben 117 pagine su 125 per dire che al Sud non andrà quanto gli spetta di diritto, il 70% del Recovery Fund (RF), bensì il 34%. Hanno cioè considerato un solo parametro, la popolazione, dei tre previsti dalla UE. Niente disoccupazione (maggiore a Sud), niente reddito medio pro-capite (inferiore della metà a Sud rispetto a Nord). Totale 75 miliardi in meno che uniti a quelli del Fondo di Coesione Sociale (FCS) fanno 104.
E la situazione potrebbe anche peggiorare. Nella bozza, infatti, non si accenna minimamente a dove verranno investite le risorse a fondo perduto e dove invece quelle in prestito. Potremmo insomma ritrovarci anche a dover pagare gli interessi su quanto magnanimamente elargito mentre più su, a nord, l’efficienza che rende ladri farà notizia su tutti i TG nazional-padani.
Gli eminenti economisti della bozza, hanno calcolato le previsioni di impatto sul PIL e sull’occupazione a Mezzogiorno che suonano come obiettivi perentori da raggiungere con tanto di grafico. Per il Nord ladrone, nulla. Vale a dire utilizza i soldi come meglio ti pare.
A quel punto saremo anche tacciati di essere i soliti fannulloni ai quali hanno regalato 100 miliardi inutilmente. A tal proposito gli eminenti economisti della bozza hanno calcolato, con tanto di grafico a pagina 118, le previsioni di impatto sul PIL per il Mezzogiorno; come a dire con le briciole che vi do, dovete essere in linea con quanto previsto. Per il Nord ladrone, nulla. Vale a dire utilizza i soldi come meglio ti pare. Ciò che Bonomi va elemosinando da mesi. E, non paghi, a pagina 120 hanno anche accuratamente previsto l’impatto sull’occupazione a Mezzogiorno; come a dire ora rimboccati le maniche e va a laurà terun. Per il nord ladrone, ancora una volta nulla. Vale a dire l’emigrazione di cervelli da Sud non si fermerà, come hai ordinato, padrone. E i porti che finanzieremo, saranno quelli di Trieste e Genova perché il Mediterraneo finisce lì, padrone; e l’alta velocità a Sud sarà quella dei poveri, come vuoi tu padrone; e i bambini continueranno a non avere asili nido, così come desideravi tu, padrone; e i terroni continueranno a curarsi nelle tue cliniche, padrone.
Stanno tentando nuovamente di prenderci in giro, con buona pace dei nostri rappresentanti in Parlamento. Dei 100 miliardi declamati nella bozza, quelli del RF sono solo 70!
Tutto cambia affinché nulla cambi perché se leggete attentamente il PNNR, amici, capirete che il cambiamento che predica non c’è! Stanno tentando nuovamente di prenderci in giro, con buona pace dei nostri rappresentanti in Parlamento. Dei 100 miliardi declamati nella bozza, quelli del RF sono solo 70! La differenza proviene da fondi già nostri cioè dai FCS per 23 miliardi e dalla perequazione infrastrutturale e recupero spesa ordinaria, ovvero la famosa clausola del 34% che per vedere applicata abbiamo dovuto attendere una pandemia!
Insomma, il Sud avrà il 34% del RF, la metà di quanto gli spetta, senza sapere se a fondo perduto e con degli obiettivi da rispettare; il nord avrà il resto senza vincoli di sorta.
Nella premessa del Piano Nazionale per le Risorse ai Ricchi (PNRR) il presidente Conte si chiede che paese vorremmo tra dieci anni. Me lo chiedo anch’io, signor Presidente ed ho una risposta molto più rispettosa della dignità dei miei conterranei. Tra dieci anni io voglio un Sud colonia di nessuno e libero di determinarsi secondo le aspirazioni del suo popolo. Questo è il concetto di base che manca nella bozza del suo governo.
d.A.P.