L’inverosimile conversione a Mezzogiorno degli esponenti del PUN
Ad ascoltarli non ci si crede! Bossi che dice di sostenere lo sviluppo del Sud sennò il Nord andrà male e la Carfagna che perora la causa dei 150 miliardi del Recovery Fund. Poi però approfondisci il discorso e ti accorgi che il diavolo quando ti accarezza vuole l’anima. Sia chiaro, nessuno dei membri del Partito Unico del Nord è rimasto folgorato sulla via di Damasco, men che meno i due soggetti citati per i quali l’interesse verso il Mezzogiorno è fine a sé stesso avendo come scopo meri interessi di consenso elettorale ed economici. Ad un occhio meno sprovveduto, infatti, appare chiaro come il discorso pro-Sud di Bossi abbia come obiettivo dichiarato quello di ridurre tasse e contributi a Nord per trasferirne il peso a Mezzogiorno. La solita macelleria socio-economica per la quale il lavoro non è concepito come diritto, ma come strumento, nel nostro caso, per alleggerire la pressione fiscale e pensionistica trasferendola altrove. Una simile prospettiva certamente non porterebbe benessere a Sud, bensì condizioni da schiavi con un potere di acquisto per le famiglie che rasenterebbe l’effimero.
E poi ci sono i buoni propositi della Carfagna che ha il compito primario di far salire i sondaggi di Forza Italia nell’ex roccaforte del Mezzogiorno facendo suoi gli ideali di equità, senza sapere però l’equità cosa sia, e sventolando la brutta copia del programma di Provenzano (di per sé già lacunoso). Soprattutto sventola i 150 miliardi per il Sud, parla di asili nido e Lep. Ma se le chiedi come si possano invertire venti anni di patite ingiustizie, lei, intervistata dal CorSera, candidamente risponde “Affermando che i cittadini hanno il diritto a ricevere la stessa qualità di servizi indipendentemente dal comune di residenza”. Mi scusi Mara, ma non lo afferma già la Costituzione Italiana? E se in vent’anni di ministeri per il Sud tale principio non è stato tenuto in debita considerazione dai rispettivi governi, quali convincenti motivazioni lei addurrà in sede di consiglio dei ministri per aver successo dove anche Provenzano ha fallito?
Riassumendo si può, senza temere di esagerare, ridurre tutta la faccenda ad una semplice quanto efficace espressione: Bossi o Carfagna purché se magna…rigorosamente a Nord!
d.A.P.